L’Aprile Nero degli “Anni di piombo”. (2/5)
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L’Aprile Nero degli “Anni di piombo”. (2/5)
Continuiamo a ricordare
Oggi è il 18 aprile.
42 anni fa… a Genova, durante un comizio di Giorgio Almirante. Come al solito, come sempre in quegli anni, è clima di scontro. La sinistra in tutte le sue componenti è mobilitata: dai famigerati camalli, gli scaricatori di porto, braccio armato del partito comunista, già famosi per aver impedito nel sangue il congresso del MSI del 1960, fino all'ultimo consigliere comunale socialdemocratico; tutti sono pronti ad impedire al leader missino di parlare in piazza Verdi. A sua volta anche la destra si mobilita; il comizio di Almirante è un po' il simbolo dell'orgoglio, del coraggio, della voglia di non farsi sopraffare. In piazza è scontro, la polizia separa i contendenti. Il comizio inizia, ma improvvisamente una carica dei camalli fa vacillare le fila delle Forze dell'ordine e i rossi arrivano da dietro fin sotto al palco. I militanti missini si stringono a fare scudo. Dalle file dei rossi vola di tutto: bastoni, bottiglie, sassi. E sarà un sasso a colpire alla testa Ugo Venturini, 32 anni, sposato e padre di un bambino, dirigente dei Volontari nazionali di Genova, che si trova ai piedi del palco, alle spalle di Almirante, per proteggerlo. Durante gli scontri rimane ferito anche il giovane missino Carlo Marazzia di 19 anni.
Ugo Venturini morirà il primo maggio, giornata simbolo per un operaio come lui, sindacalista della Cisnal. Da quel giorno e fino al suo scioglimento, nel 1974, il Gruppo dei Volontari nazionali prenderà il suo nome.
“Grazie”all’impegno dei magistrati, gli autori di questo delitto non verranno mai identificati.
Fonte: http://liberapresenza.forumotion.com/forum
Ugo Venturini era un operaio di 32 anni, viveva nel popolare quartiere di Molassana. Una moglie, Erica, un figlio di sei anni, Walter, vittime a loro volta di quell’atto infame che segnò la loro esistenza.
La Signora Venturini morì qualche anno fa, suicida. Walter Venturini è un ragazzo finito nei guai con la droga ed è detenuto nel carcere di Marassi.
I genitori di Ugo Venturini, gente modesta di origine toscana, sono scomparsi da molti anni.
E gli assassini? Sempre tutti a piede libero.
In questo video Giorgio Almirante racconta come si svolsero i fatti.
http://www.vidoevo.com/yvideo.php?i=T0lBbld4cWuRpRnZ6Wms&giio-almirante-vittime-o-carnefici
Il 3 Aprile scorso a Genova è stato intitolato un viale ad Ugo Venturini.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/04/03/foto/la_giunta_di_sinistra_intitola_viale_ugo_venturini_militante_msi-32694565/3/
“E’ importante ricordare una persona in un luogo che ha fatto la storia – ha commentato l'assessore comunale alla Toponomastica, Paolo Veardo -. Un marito, un giovane padre di 32 anni che ha perso la vita per le sue idee politiche''. ''Io c'ero quel 18 aprile 1970 – ha commentato il senatore Giorgio Bornacin -. Durante gli scontri Venturini fu colpito alla testa da una bottiglia di Coca Cola piena di sabbia lanciata da ignoti. In Italia stavano nascendo le Brigate Rosse''.
Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni militanti di estrema destra, che hanno rivolto il saluto romano alla targa. Non ci sono stati momenti di tensione.
Fin qui la cronaca di questa vicenda.
Io non so... ma forse, sono finiti i tempi che se alzavi il braccio destro come “saluto” rischiavi di essere linciato.
Dico forse perché… a piede libero ci sono anche individui che ti insultano per i libri che leggi e che ti “consigliano” di leggere, quella che loro chiamano “mer*a”, in privato. E questo perchè "loro" hanno sempre paura della Verità. La Verità non ha una sola faccia... ma la Verità è pulita al contrario di "loro".
Comunque ho imparato come e cosa rispondere a certi imbecilli... e poi, vabbè, nel caso, Argo è pronto ad intervenire. Argo detesta i negazionisti… come me.
Ombra nel suo Blog ha scritto:
“Molti nomi di colpevoli, molte vittime senza giustizia, molti familiari che aspettano ancora che qualcuno si assuma la responsabilità giuridica e morale per la morte dei loro cari e chieda scusa per il dolore causato. Alla luce di tutto questo, è profondamente giusto che tutti quelli che abbiano un minimo di onestà e coscienza si impegnino a chiedere giustizia, ognuno per quanto nelle sue possibilità.”
Tutto giusto ma... da questi le scuse non arriveranno mai.
Sono troppo avvezzi alla menzogna e in questo Paese per queste cose non c’è giustizia (parola che vorrei tanto scrivere con la maiuscola) è un Paese nato sulla menzogna. Non aspettiamoci niente.
Tutto quello che si può fare facciamolo ma quello che è importante è appunto questo: non dimenticare.
E basta.
Oggi è il 18 aprile.
42 anni fa… a Genova, durante un comizio di Giorgio Almirante. Come al solito, come sempre in quegli anni, è clima di scontro. La sinistra in tutte le sue componenti è mobilitata: dai famigerati camalli, gli scaricatori di porto, braccio armato del partito comunista, già famosi per aver impedito nel sangue il congresso del MSI del 1960, fino all'ultimo consigliere comunale socialdemocratico; tutti sono pronti ad impedire al leader missino di parlare in piazza Verdi. A sua volta anche la destra si mobilita; il comizio di Almirante è un po' il simbolo dell'orgoglio, del coraggio, della voglia di non farsi sopraffare. In piazza è scontro, la polizia separa i contendenti. Il comizio inizia, ma improvvisamente una carica dei camalli fa vacillare le fila delle Forze dell'ordine e i rossi arrivano da dietro fin sotto al palco. I militanti missini si stringono a fare scudo. Dalle file dei rossi vola di tutto: bastoni, bottiglie, sassi. E sarà un sasso a colpire alla testa Ugo Venturini, 32 anni, sposato e padre di un bambino, dirigente dei Volontari nazionali di Genova, che si trova ai piedi del palco, alle spalle di Almirante, per proteggerlo. Durante gli scontri rimane ferito anche il giovane missino Carlo Marazzia di 19 anni.
Ugo Venturini morirà il primo maggio, giornata simbolo per un operaio come lui, sindacalista della Cisnal. Da quel giorno e fino al suo scioglimento, nel 1974, il Gruppo dei Volontari nazionali prenderà il suo nome.
“Grazie”all’impegno dei magistrati, gli autori di questo delitto non verranno mai identificati.
Fonte: http://liberapresenza.forumotion.com/forum
Ugo Venturini era un operaio di 32 anni, viveva nel popolare quartiere di Molassana. Una moglie, Erica, un figlio di sei anni, Walter, vittime a loro volta di quell’atto infame che segnò la loro esistenza.
La Signora Venturini morì qualche anno fa, suicida. Walter Venturini è un ragazzo finito nei guai con la droga ed è detenuto nel carcere di Marassi.
I genitori di Ugo Venturini, gente modesta di origine toscana, sono scomparsi da molti anni.
E gli assassini? Sempre tutti a piede libero.
In questo video Giorgio Almirante racconta come si svolsero i fatti.
http://www.vidoevo.com/yvideo.php?i=T0lBbld4cWuRpRnZ6Wms&giio-almirante-vittime-o-carnefici
Il 3 Aprile scorso a Genova è stato intitolato un viale ad Ugo Venturini.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/04/03/foto/la_giunta_di_sinistra_intitola_viale_ugo_venturini_militante_msi-32694565/3/
“E’ importante ricordare una persona in un luogo che ha fatto la storia – ha commentato l'assessore comunale alla Toponomastica, Paolo Veardo -. Un marito, un giovane padre di 32 anni che ha perso la vita per le sue idee politiche''. ''Io c'ero quel 18 aprile 1970 – ha commentato il senatore Giorgio Bornacin -. Durante gli scontri Venturini fu colpito alla testa da una bottiglia di Coca Cola piena di sabbia lanciata da ignoti. In Italia stavano nascendo le Brigate Rosse''.
Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni militanti di estrema destra, che hanno rivolto il saluto romano alla targa. Non ci sono stati momenti di tensione.
Fin qui la cronaca di questa vicenda.
Io non so... ma forse, sono finiti i tempi che se alzavi il braccio destro come “saluto” rischiavi di essere linciato.
Dico forse perché… a piede libero ci sono anche individui che ti insultano per i libri che leggi e che ti “consigliano” di leggere, quella che loro chiamano “mer*a”, in privato. E questo perchè "loro" hanno sempre paura della Verità. La Verità non ha una sola faccia... ma la Verità è pulita al contrario di "loro".
Comunque ho imparato come e cosa rispondere a certi imbecilli... e poi, vabbè, nel caso, Argo è pronto ad intervenire. Argo detesta i negazionisti… come me.
Ombra nel suo Blog ha scritto:
“Molti nomi di colpevoli, molte vittime senza giustizia, molti familiari che aspettano ancora che qualcuno si assuma la responsabilità giuridica e morale per la morte dei loro cari e chieda scusa per il dolore causato. Alla luce di tutto questo, è profondamente giusto che tutti quelli che abbiano un minimo di onestà e coscienza si impegnino a chiedere giustizia, ognuno per quanto nelle sue possibilità.”
Tutto giusto ma... da questi le scuse non arriveranno mai.
Sono troppo avvezzi alla menzogna e in questo Paese per queste cose non c’è giustizia (parola che vorrei tanto scrivere con la maiuscola) è un Paese nato sulla menzogna. Non aspettiamoci niente.
Tutto quello che si può fare facciamolo ma quello che è importante è appunto questo: non dimenticare.
E basta.
Angela- Admin
- Numero di messaggi : 801
Età : 39
Località : Benaco
Data d'iscrizione : 04.11.08
Tempi finiti
Purtroppo non sono finiti quei tempi, l' ultimo episodio una quindicina di giorni fa in due sedi, aggressioni con catene, bottiglie e spranghe, in Lazio la mamma di un militante portata al pronto soccorso.
Il saluto romano non è più in uso, tra di Noi si usa il saluto legionario ma le aggressioni continuano e si stanno propagando in tutta la penisola, da Bari a Latina, passando per Bologna e Milano.
Allora il morto serviva, soprattutto per dar visibilità, non dico che dall' interno fosse auspicato ma ... poco ci mancava; innumerevoli le manifestazioni organizzate che non erano state autorizzate dalla Questura ... Rossi da un lato e Celere dall' altro.
Ora invece attaccano le sedi e dei centri sociali, i militanti nelle Università solo per eliminare il fastidioso problema, purtroppo ( a mio parere invece per fortuna ), i militanti di ora non sono legati a nessun partito o movimento, onde ragion per cui ... le notizie nemmeno vengon pubblicate.
Un caro saluto
Ombra
Il saluto romano non è più in uso, tra di Noi si usa il saluto legionario ma le aggressioni continuano e si stanno propagando in tutta la penisola, da Bari a Latina, passando per Bologna e Milano.
Allora il morto serviva, soprattutto per dar visibilità, non dico che dall' interno fosse auspicato ma ... poco ci mancava; innumerevoli le manifestazioni organizzate che non erano state autorizzate dalla Questura ... Rossi da un lato e Celere dall' altro.
Ora invece attaccano le sedi e dei centri sociali, i militanti nelle Università solo per eliminare il fastidioso problema, purtroppo ( a mio parere invece per fortuna ), i militanti di ora non sono legati a nessun partito o movimento, onde ragion per cui ... le notizie nemmeno vengon pubblicate.
Un caro saluto
Ombra
Ombra- Numero di messaggi : 136
Località : Campo HOBBIT
Data d'iscrizione : 14.04.12
Foglio di personaggio
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