Oggi: I° Aprile 2010 -
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Anatas
Gregor
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Oggi: I° Aprile 2010 -
Oggi I° Aprile 2010, mi sono svegliato e ho subito pensato a voi.....
Attenzione, perchè i buontemponi non mancano mai.
Ciao!!!
Attenzione, perchè i buontemponi non mancano mai.
Ciao!!!
Gregor- Numero di messaggi : 1081
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Gioco di Ruolo:
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
TIZIO 1: "Ciao, mi chiamo MA-MA-MA-MA-MA-MA-MA-MArco..."
TIZIO 2: "Sei balbuziente?"
TIZIO 1: "No, mio padre era balbuziente. Quello all'anagrafe era un coyote!"
TIZIO 2: "Sei balbuziente?"
TIZIO 1: "No, mio padre era balbuziente. Quello all'anagrafe era un coyote!"
Anatas- Admin
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Gioco di Ruolo: Casualità
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
la parola coyoe è la censure di co_glio_ne.......
Anatas- Admin
- Numero di messaggi : 431
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Gioco di Ruolo: Casualità
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
Anatas ha scritto:la parola coyoe è la censure di co_glio_ne.......
Eh, sì... se non ce lo spiegavi... non lo potevamo capire... grazie A.
Se non ci fossi... bisognerebbe... inventarti!
Angela- Admin
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Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
L'avevamo capito sai, solo non capisco cosa ti abbia fatto di male questo simpatico animaletto.Anatas ha scritto:la parola coyote è la censure di co_glio_ne.......
Gregor- Numero di messaggi : 1081
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Gioco di Ruolo:
Il dispiacere e il dilemma
Letta oggi su IL FOGLIO:
Di Pietro affranto per la perdita del Lazio ma, soprattutto, del Piemonte: "Passi per Emma, ma ci tenevo di più alla Mercedes"
questa:
oppure questa?:
Di Pietro affranto per la perdita del Lazio ma, soprattutto, del Piemonte: "Passi per Emma, ma ci tenevo di più alla Mercedes"
questa:
oppure questa?:
Gimand- Numero di messaggi : 282
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Gioco di Ruolo:
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
Gregor ha scritto:L'avevamo capito sai, solo non capisco cosa ti abbia fatto di male questo simpatico animaletto.Anatas ha scritto:la parola coyote è la censure di co_glio_ne.......
no è che.... ahem... semplicemente sono intollerante a molte sue varietà..... e, il più delle volte, devo limitarmi a guardare e non toccare. A che se a questa vita mi ci sono assuefatto..... da mesi mi nutro di Kamut, orzo, farro, quinoa e miglio (buonissimi tutti), escludendo le carni di agnello e pollo, nonchè, tutte quelle che possono contenere alcuni colornati o addivi ai quali sono allergico, e un'altra serie di alimenti che non vi elenco per pietà ......
Anatas- Admin
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Gioco di Ruolo: Casualità
AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Italia, frazione de L'Aquila
Ma sì, capita anche a me, una volta ogni tanto di non leggere i giornali, di staccarmi dalla vita opprimente, accettando un invito a sorpresa di un amico, che promette di farmi divertire portandomi dove non so. E finisco all’Aquila, alla serata organizzata dalla FILLEA CGIL e dai gruppi più o meno spontanei della Resistenza Aquilana. Un bel modo per tornare – senza nemmeno accorgersi – alla realtà. Soprattutto quando la serata inizia, dopo la canzone “Avanti Pop”, con le parole di Mario Monicelli, che bene spiega quanta necessità ci sia di un popolo delle carriole in ogni città italiana. Fare macerie, raccogliere macerie, faticare, lavorare per ricostruire l’Aquila, e tutta questa povera Italia, che evidentemente, dati i risultati delle ultime elezioni, non abbiamo ancora devastato completamente. Come quando un incendio devasta un ultimo stazzo nella mia terra, e in piedi, verde, resta solo un albero a ricordarci com’era.
Passano le ore, tra musica, monologhi divertenti e le parole scritte dagli aquilani, quelle che il regime impedisce che si gridino troppo forti, e che narrano un’esistenza diversa da quella mostrata dalla propaganda. Sono parole preoccupate, di dolore, dei ricordi dei bambini; parole capaci di farti sentire i suoni di una città che non c’è più, e persino farti vedere i colori. C’è tanta gente per essere un giorno qualunque della settimana, e c’è ancora freddo per essere già primavera. C’è tanta gente che applaude Monicelli, in piedi, partecipe e anche commossa. C’è tanta gente che ascolta. C’è tanta gente che al nome della Pezzopane esulta. E allora perché, ci si chiede, lei non è più la presedente della provincia? Perché anche in Abruzzo, laddove il terremoto è stato solo un tremore percepito appena, è stata raccontata la fiction dalla TV. New town, e gente allegra, che il ciel l’aiuta perché c’è berlusconi. È grande la provincia dell’Aquila, molto più grande del “cratere” nel quale si fatica e ci si inorgoglisce di vita, e si applaude al vecchio Maestro Monicelli.
Sì L’Aquila ha il suo. E noi tutto il nostro. Non è consolante perché avremmo potuto unirle le nostre devastazioni, e agire per rimuovere quel che avanza di distrutto nelle nostre vite. Ma così non è stato. C’è tanto ancor da litigare e rivendicare. La Bonino che non è stata sorretta da tutto il PD, quella cosa squallida di brunetta che non ha avuto i voti della lega (stronzi sì, ma fino a un certo punto), Vendola che forse farà bene, ma che è comunque riuscito anche lui a morsicare sul collo l’ultimo pezzo di sinistra – reale- pugliese.
Si ritorna alla realtà, si tracciano finalmente linee di nuovi inizi. Lo fa la lega, per esempio, in Veneto e Piemonte. Federalismo? Pulizia etnica? Sicurezza? Meno tasse? Più lavoro? Meno povertà? No. RU486 la pillola abortiva. Era davvero questa, quindi, la priorità fortemente voluta e votata con disciplina dal popolo leghista?
E passata la bufera, conquistato il nord, riparte l’Italia tutta, esattamente da laddove s’era fermata: le intercettazioni telefoniche. Priorità delle priorità.
Tutto sommato, però, a me sembra una buona cosa. È molto probabile che con un po’ di pazienza tutta l’Italia si sentirà davvero – finalmente – come l’Aquila, e capirà quel che ha detto ieri Monicelli: che è giunto il tempo di lavorare, di spostar carriole.
Rita Pani (APOLIDE)
*************
Una volta tanto rispondo agli insulti
Il partito dell’amore oggi mi ha scritto 16 mail. In quella più romantica mi si dava della soia comunista, in quella quasi vescovile mi si prometteva la morte. Di 16 coglioni solo uno ha avuto il coraggio di firmarsi: Mork 82.
Vorrei rassicurare tutti: nessuno dei miei troppi peli superflui ha tremato, e non mi sento una vittima. Nemmeno un po’. Al contrario garantisco che potrei vestire bene i panni del carnefice, perché saranno anche vere certe mie fragilità, ma riesco ancora a menar le mani come un camionista ubriaco, all’occorrenza.
L’opinione politica di questa massa informe di decerebrati non esiste. Semplicemente non hanno avuto il coraggio di crearsene una. Vanno a votare con lo stesso animo col quale inviano l’sms per far vincere un cantante al concorso di Maria De Filippi. Vanno in piazza pagati dalla stessa società di casting, guardano al paese come fosse la villa di Arcore che non possiederanno mai. È gente questa, che le figlie al re le dà gratis, ma poi vorrebbe castrare i pedofili. Con la castrazione chimica, ovviamente, solo che se poi provi a chiederli cosa sia, non ti sanno rispondere.
Poi ci sono i leghisti e la loro secessione, i leghisti e il loro razzismo da spettacolo da varietà, che ben sopportano persino di votarlo il figlio del loro aspirante monarca “tutto padano”. Approvano la discendenza, come se stessimo a parlare di Charls, il figlio di Betty, che a sua volta ha generato Herry (e spero di non sbagliarmi). Ma forse avrei potuto usare anche i reali di casa nostra, il nullafacente vecchio Savoia che ha generato un assassino che ha generato un cretino al quale non bastando i soldi rubati da nonno, ha venduto olive, ballato e cantato in tv. A voi piace.
Che io sia comunista è indubbio quindi (troie lo saranno sicuramente le vostre madri dubbiose anche della vostra reale discendenza biologica) ma ricordatevi sempre che voi siete quelli che alla Regione Lombardia hanno portato l’igienista di berlusconi, il figlio di bossi e un’altra mezza dozzina di servi che non faranno mai i vostri interessi, ma al massimo sapranno vuotare le casse, per poi riempirvi di tasse federali, che voi sicuramente troverete il modo di far pagare ai tanto vituperati extracomunitari, quelli che sprangate la notte (ma sempre in gruppo che da soli vi viene male) e che sfruttare di giorno.
E soprattutto, ora che leggete, vergognatevi! Nemmeno ad insultare siete capaci.
Visto come si fa?
Rita Pani (APOLIDE odiante)
************
Del voto italiota
È da così tanto tempo che scrivo questo blog, che stamani potrei consigliarvi, se aveste voglia di sapere cosa penso di questa farsa elettorale, di andare negli archivi on line, e scegliervi un pezzo a caso di quelli che ho già scritto in precedenza. Tanto cosa c’è da aggiungere di più? Forse solo che elezione dopo elezione, ciò che resta di bossi stringe sempre più forte ciò che resta delle palle di berlusconi. Per il resto stiam sempre là, con la gente disposta a fare la rivoluzione via Social Network, o al massimo con l’Iphone.
Ho provato persino a leggere le dichiarazioni pro forma dei diretti interessati, ed è un pianto. Io, che detesto le feste comandate, mi son trovata a pensare: “per fortuna che arriva Pasqua”, così almeno ci potremmo distrarre con menù, rischio calorie, esodo, pasquetta, cioccolato, e agnellini sgozzati. Saranno un paio di giorni di respiro, prima di rientrare nel vortice “delle riforme” troppo spesso minacciate e mai attuate dal regime.
L’unica novità di questa ignobile farsa, infatti, è il primo sensibile segnale di fine del tizio del consiglio, che però sembra aver varato un decreto interpretativo anche per la matematica, ignorando i numeri. È riuscito a dare il primo colpo di scure alla creatura della P2, e ora l’unico modo che avrà per non “farsi fare fuori” (come ama dire) sarà proprio quello di accelerare con le ultime devastazioni.
Per il resto davvero non c’è da dire molto. Posso anche comprendere lo scoramento che ha portato alla grande astensione, ma se poi accade che a Brescia il più votato sia stato quell’imbecille del figlio di bossi, allora tenetevelo, in silenzio e senza lamento. Questa volta è toccato alla categoria dei contadini, chiamati a raccolta con la candidatura di zaia. Il prossimo giro si vedrà.
Concordo con molte delle obiezioni che ho iniziato a leggere già ieri nel tardo pomeriggio, è difficile scegliere il meno peggio tra una montagna di merda, ma il problema resta sempre lo stesso: che fare? E la domanda che resta appesa per un po’, dopo cade nel vuoto della retorica, delle frasi fatte, delle rimostranze, delle critiche sterili. E quel che è peggio, è che anche chi si dichiara comunista, finirà dentro le discussioni riguardanti il PD. (Ma a me, che mi importa del PD?)
Potrei concludere invocando l’unità a sinistra, ma anche questo sta svariate volte negli archivi del mio blog. L’ho ripetuto così tante volte che le parole sembrano persino aver perso senso. Non si tratta più di attendere il Messia, si tratta di riprendere la politica NOI in mano, ma anche dir questo ormai mi è venuto a noia.
Attendo la redde rationem … anche se a questo punto non so più chi la presenterà a chi. Un Italia nazista al nord, della camorra al centro, e consegnata alle mafie al sud, non sarà così semplice liberarla.
Rita Pani (Sempre più APOLIDE)
Ma sì, capita anche a me, una volta ogni tanto di non leggere i giornali, di staccarmi dalla vita opprimente, accettando un invito a sorpresa di un amico, che promette di farmi divertire portandomi dove non so. E finisco all’Aquila, alla serata organizzata dalla FILLEA CGIL e dai gruppi più o meno spontanei della Resistenza Aquilana. Un bel modo per tornare – senza nemmeno accorgersi – alla realtà. Soprattutto quando la serata inizia, dopo la canzone “Avanti Pop”, con le parole di Mario Monicelli, che bene spiega quanta necessità ci sia di un popolo delle carriole in ogni città italiana. Fare macerie, raccogliere macerie, faticare, lavorare per ricostruire l’Aquila, e tutta questa povera Italia, che evidentemente, dati i risultati delle ultime elezioni, non abbiamo ancora devastato completamente. Come quando un incendio devasta un ultimo stazzo nella mia terra, e in piedi, verde, resta solo un albero a ricordarci com’era.
Passano le ore, tra musica, monologhi divertenti e le parole scritte dagli aquilani, quelle che il regime impedisce che si gridino troppo forti, e che narrano un’esistenza diversa da quella mostrata dalla propaganda. Sono parole preoccupate, di dolore, dei ricordi dei bambini; parole capaci di farti sentire i suoni di una città che non c’è più, e persino farti vedere i colori. C’è tanta gente per essere un giorno qualunque della settimana, e c’è ancora freddo per essere già primavera. C’è tanta gente che applaude Monicelli, in piedi, partecipe e anche commossa. C’è tanta gente che ascolta. C’è tanta gente che al nome della Pezzopane esulta. E allora perché, ci si chiede, lei non è più la presedente della provincia? Perché anche in Abruzzo, laddove il terremoto è stato solo un tremore percepito appena, è stata raccontata la fiction dalla TV. New town, e gente allegra, che il ciel l’aiuta perché c’è berlusconi. È grande la provincia dell’Aquila, molto più grande del “cratere” nel quale si fatica e ci si inorgoglisce di vita, e si applaude al vecchio Maestro Monicelli.
Sì L’Aquila ha il suo. E noi tutto il nostro. Non è consolante perché avremmo potuto unirle le nostre devastazioni, e agire per rimuovere quel che avanza di distrutto nelle nostre vite. Ma così non è stato. C’è tanto ancor da litigare e rivendicare. La Bonino che non è stata sorretta da tutto il PD, quella cosa squallida di brunetta che non ha avuto i voti della lega (stronzi sì, ma fino a un certo punto), Vendola che forse farà bene, ma che è comunque riuscito anche lui a morsicare sul collo l’ultimo pezzo di sinistra – reale- pugliese.
Si ritorna alla realtà, si tracciano finalmente linee di nuovi inizi. Lo fa la lega, per esempio, in Veneto e Piemonte. Federalismo? Pulizia etnica? Sicurezza? Meno tasse? Più lavoro? Meno povertà? No. RU486 la pillola abortiva. Era davvero questa, quindi, la priorità fortemente voluta e votata con disciplina dal popolo leghista?
E passata la bufera, conquistato il nord, riparte l’Italia tutta, esattamente da laddove s’era fermata: le intercettazioni telefoniche. Priorità delle priorità.
Tutto sommato, però, a me sembra una buona cosa. È molto probabile che con un po’ di pazienza tutta l’Italia si sentirà davvero – finalmente – come l’Aquila, e capirà quel che ha detto ieri Monicelli: che è giunto il tempo di lavorare, di spostar carriole.
Rita Pani (APOLIDE)
*************
Una volta tanto rispondo agli insulti
Il partito dell’amore oggi mi ha scritto 16 mail. In quella più romantica mi si dava della soia comunista, in quella quasi vescovile mi si prometteva la morte. Di 16 coglioni solo uno ha avuto il coraggio di firmarsi: Mork 82.
Vorrei rassicurare tutti: nessuno dei miei troppi peli superflui ha tremato, e non mi sento una vittima. Nemmeno un po’. Al contrario garantisco che potrei vestire bene i panni del carnefice, perché saranno anche vere certe mie fragilità, ma riesco ancora a menar le mani come un camionista ubriaco, all’occorrenza.
L’opinione politica di questa massa informe di decerebrati non esiste. Semplicemente non hanno avuto il coraggio di crearsene una. Vanno a votare con lo stesso animo col quale inviano l’sms per far vincere un cantante al concorso di Maria De Filippi. Vanno in piazza pagati dalla stessa società di casting, guardano al paese come fosse la villa di Arcore che non possiederanno mai. È gente questa, che le figlie al re le dà gratis, ma poi vorrebbe castrare i pedofili. Con la castrazione chimica, ovviamente, solo che se poi provi a chiederli cosa sia, non ti sanno rispondere.
Poi ci sono i leghisti e la loro secessione, i leghisti e il loro razzismo da spettacolo da varietà, che ben sopportano persino di votarlo il figlio del loro aspirante monarca “tutto padano”. Approvano la discendenza, come se stessimo a parlare di Charls, il figlio di Betty, che a sua volta ha generato Herry (e spero di non sbagliarmi). Ma forse avrei potuto usare anche i reali di casa nostra, il nullafacente vecchio Savoia che ha generato un assassino che ha generato un cretino al quale non bastando i soldi rubati da nonno, ha venduto olive, ballato e cantato in tv. A voi piace.
Che io sia comunista è indubbio quindi (troie lo saranno sicuramente le vostre madri dubbiose anche della vostra reale discendenza biologica) ma ricordatevi sempre che voi siete quelli che alla Regione Lombardia hanno portato l’igienista di berlusconi, il figlio di bossi e un’altra mezza dozzina di servi che non faranno mai i vostri interessi, ma al massimo sapranno vuotare le casse, per poi riempirvi di tasse federali, che voi sicuramente troverete il modo di far pagare ai tanto vituperati extracomunitari, quelli che sprangate la notte (ma sempre in gruppo che da soli vi viene male) e che sfruttare di giorno.
E soprattutto, ora che leggete, vergognatevi! Nemmeno ad insultare siete capaci.
Visto come si fa?
Rita Pani (APOLIDE odiante)
************
Del voto italiota
È da così tanto tempo che scrivo questo blog, che stamani potrei consigliarvi, se aveste voglia di sapere cosa penso di questa farsa elettorale, di andare negli archivi on line, e scegliervi un pezzo a caso di quelli che ho già scritto in precedenza. Tanto cosa c’è da aggiungere di più? Forse solo che elezione dopo elezione, ciò che resta di bossi stringe sempre più forte ciò che resta delle palle di berlusconi. Per il resto stiam sempre là, con la gente disposta a fare la rivoluzione via Social Network, o al massimo con l’Iphone.
Ho provato persino a leggere le dichiarazioni pro forma dei diretti interessati, ed è un pianto. Io, che detesto le feste comandate, mi son trovata a pensare: “per fortuna che arriva Pasqua”, così almeno ci potremmo distrarre con menù, rischio calorie, esodo, pasquetta, cioccolato, e agnellini sgozzati. Saranno un paio di giorni di respiro, prima di rientrare nel vortice “delle riforme” troppo spesso minacciate e mai attuate dal regime.
L’unica novità di questa ignobile farsa, infatti, è il primo sensibile segnale di fine del tizio del consiglio, che però sembra aver varato un decreto interpretativo anche per la matematica, ignorando i numeri. È riuscito a dare il primo colpo di scure alla creatura della P2, e ora l’unico modo che avrà per non “farsi fare fuori” (come ama dire) sarà proprio quello di accelerare con le ultime devastazioni.
Per il resto davvero non c’è da dire molto. Posso anche comprendere lo scoramento che ha portato alla grande astensione, ma se poi accade che a Brescia il più votato sia stato quell’imbecille del figlio di bossi, allora tenetevelo, in silenzio e senza lamento. Questa volta è toccato alla categoria dei contadini, chiamati a raccolta con la candidatura di zaia. Il prossimo giro si vedrà.
Concordo con molte delle obiezioni che ho iniziato a leggere già ieri nel tardo pomeriggio, è difficile scegliere il meno peggio tra una montagna di merda, ma il problema resta sempre lo stesso: che fare? E la domanda che resta appesa per un po’, dopo cade nel vuoto della retorica, delle frasi fatte, delle rimostranze, delle critiche sterili. E quel che è peggio, è che anche chi si dichiara comunista, finirà dentro le discussioni riguardanti il PD. (Ma a me, che mi importa del PD?)
Potrei concludere invocando l’unità a sinistra, ma anche questo sta svariate volte negli archivi del mio blog. L’ho ripetuto così tante volte che le parole sembrano persino aver perso senso. Non si tratta più di attendere il Messia, si tratta di riprendere la politica NOI in mano, ma anche dir questo ormai mi è venuto a noia.
Attendo la redde rationem … anche se a questo punto non so più chi la presenterà a chi. Un Italia nazista al nord, della camorra al centro, e consegnata alle mafie al sud, non sarà così semplice liberarla.
Rita Pani (Sempre più APOLIDE)
Ospite- Ospite
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
C'era qualcuno che voleva insegnare ad arrampicarsi ai gatti su pesci d'Aprile vari?
Un saluto a tutti gli amici del Forum (in particolare ai latitanti) ed a Salvo (quello vero).
Una serena Pasqua a voi e alle vostre famiglie .
Un saluto a tutti gli amici del Forum (in particolare ai latitanti) ed a Salvo (quello vero).
Una serena Pasqua a voi e alle vostre famiglie .
nix- Numero di messaggi : 142
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Gioco di Ruolo:
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
AHAHAHAHAHAHAHAHAH
------------------------------------------------------
Da salvo il Ven 02 Apr 2010, 07:38
________________________________________
Cos'è? Un pesce d'Aprile di pessimo gusto?
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Da salvo il Ven 02 Apr 2010, 07:38
________________________________________
Cos'è? Un pesce d'Aprile di pessimo gusto?
Gregor- Numero di messaggi : 1081
Età : 74
Località : Un angolo di Paradiso... Il Mio...
Data d'iscrizione : 31.08.08
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Gioco di Ruolo:
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
Essendo arrivato il 2 direi un pesce avariato
però uomo avvisato mezzo salvato
quando si entra in casa altrui.. si entra sottovoce..
[quando si entra in casa altrui.. si entra sottovoce..
altrimenti si rischia di vedersi cancellare i copiaincolla
Jurka- Numero di messaggi : 175
Età : 69
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Data d'iscrizione : 31.08.08
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
però uomo avvisato mezzo salvato
quando si entra in casa altrui.. si entra sottovoce..
[quando si entra in casa altrui.. si entra sottovoce..
altrimenti si rischia di vedersi cancellare i copiaincolla
Io aggingerei senz'altro: "In punta di piedi e con il cappello in mano"
CHIARO IL MESSAGGIO???
Gregor- Numero di messaggi : 1081
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Gioco di Ruolo:
Re: Oggi: I° Aprile 2010 -
nix... vergognati! Anzi no... va bene... solo... visto che sei tanto... bravo... (sigh! Lo farei io se avessi la password...) non vorresti modificare l'avatar? Ti mando un mp con un suggerimento... ciao.
Angela- Admin
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